Il laboratorio corale fornisce una preparazione musicale di base che prevede l’apprendimento della pratica del canto corale nel quale ogni studente apprende a suonare il proprio strumento (voce) insieme ad altri, acquisendo così progressivamente un maggior controllo nell’esecuzione, e migliorando la capacità di suonare a tempo, di intonare correttamente, di articolare il fraseggio e dosare le dinamiche, in una crescente consapevolezza del proprio contributo alla creazione di un costrutto musicale collettivo ed unitario. Il CORO come COMUNICAZIONE dell’INDIVIDUO, tra INDIVIDUI. Comunicare contemporaneamente come individuo e come gruppo è possibile attraverso il coro.

Il coro ha sempre avuto un ruolo centrale anche nelle tragedie greche: un ruolo maieutico, di indirizzo di partecipazione.

È un mezzo di comunicazione e di ascolto multidimensionale: sia perché è necessario conoscere e avere padronanza della propria voce, sia perché è contemporaneamente ascolto di se stessi e degli altri, e di gruppo perché tutti insieme si comunica ad un pubblico. Il coro è “accordarsi” con gli altri, cambiare il nostro modo di ascoltare noi stessi e gli altri per comunicare qualcosa che può essere maggiormente efficace perché è individuo e gruppo contemporaneamente.

Come avverrà tutto ciò? Partendo dall’ascolto di brani scelti (anche dagli stessi partecipanti) si sperimenterà la coralità come mezzo di conoscenza di se stessi e degli altri, di compartecipazione empatica delle assonanze e delle dissonanze proprie ed altrui. Si sperimenterà la flessibile mutabilità della nostra musicalità utilizzabile come tecnica di comunicazione a tutto tondo. La musica ci circonda. Tutto è musica e musicalità. La musica è il mezzo di comunicazione per eccellenza. Intergenerazionale e internazionale. Facciamo della “nostra” musicalità il nostro individuale e corale mezzo di comunicazione e di cambiamento.

Parte teorica sulla tecnica vocale: cenni di fisiologia vocale; cenni sulla corretta postura del cantante, tecnica respiratoria, uso consapevole dei risuonatori.

Parte teoria musicale: i nomi delle note, cenni sui valori musicali (note e pause), brevi cenni sulla definizione di tempo, battuta, cenni di educazione all’ascolto.

Parte pratica: vocalizzi (che verranno di volta in volta personalizzati a seconda del livello di apprendimento), studio di brani scelti dal docente tra un elenco proposto dagli allievi e/o dall’insegnante.

Un altro strumento utilizzato nel laboratorio corale sarà il registratore. Abbiamo constatato l’importanza che ha per gli allievi poter riascoltare ciò che hanno prodotto in precedenza e la possibilità di ripetere la canzone o l’improvvisazione per, magari, modificarla o semplicemente migliorarla.

Canto Junior

Il laboratorio corale fornisce una preparazione musicale di base che prevede l’apprendimento della pratica del canto corale nel quale ogni studente apprende a suonare il proprio strumento (voce) insieme ad altri e insieme ad altri strumenti, acquisendo così progressivamente un maggior controllo nell’esecuzione e migliorando la capacità di suonare a tempo, di intonare correttamente, di articolare il fraseggio e dosare le dinamiche, in una crescente consapevolezza del proprio contributo alla creazione di un costrutto musicale collettivo ed unitario. Il CORO come COMUNICAZIONE dell’INDIVIDUO, tra INDIVIDUI. Comunicare contemporaneamente come individuo e come gruppo è possibile … attraverso il coro.

È un mezzo di comunicazione e di ascolto multidimensionale: individuale perché è necessario conoscere e avere padronanza della propria voce, nel gruppo perché è contemporaneamente ascolto di se stessi e degli altri, e di gruppo perché tutti insieme si comunica ad un pubblico. Il coro è “accordarsi” con gli altri, cambiare il nostro modo di ascoltare noi stessi e gli altri per comunicare qualcosa che può essere maggiormente efficace perché è individuo e gruppo contemporaneamente.

Come avverrà tutto ciò? Partendo dall’ascolto di brani scelti (anche dagli stessi partecipanti) si sperimenterà la coralità come mezzo di conoscenza di se stessi e degli altri, di compartecipazione empatica delle assonanze e delle dissonanze proprie ed altrui. Si sperimenterà la flessibile mutabilità della nostra musicalità utilizzabile come tecnica di comunicazione a tutto tondo. La musica ci circonda. Tutto è musica e musicalità. La musica è il mezzo di comunicazione per eccellenza. Intergenerazionale e internazionale. Facciamo della “nostra” musicalità il nostro individuale e corale mezzo di comunicazione e di cambiamento.

Livello di partenza: conoscenza di base della teoria musicale (accenni ai ritmi, ai valori delle figure, intervalli-altezza suoni, nomi delle note) con utilizzo di varie metodologie. Sentire e scoprire il ritmo su di se’, udire suoni che appartengono al mondo che ci circonda. Conoscenza livello base/intermedio e iniziale indirizzamento verso la consapevolezza del proprio strumento: tecnica respiratoria, uso della maschera. Il linguaggio e le immagini utilizzate dal docente saranno, di volta in volta, adattate all’esperienza musicale pregressa e acquisita nel corso delle lezioni dall’allievo.

La docente si occuperà, attraverso il colloquio iniziale, e tramite altri momenti dedicati alla comunicazione con l’allievo, di creare una scheda dedicata al repertorio che vuole studiare. In questo elenco, sceglierà i pezzi che meglio si confanno alle caratteristiche vocali, musicali e psicologiche dell’allievo. Il principio che su tutti prevarrà sarà quello della salvaguardia dello strumento (voce) e dell’espressione delle potenzialità dell’allievo.

Un altro strumento utilizzato nel laboratorio corale sarà il registratore. Abbiamo constatato l’importanza che ha per i bambini e i ragazzi poter riascoltare ciò che hanno prodotto in precedenza e il desiderio di ripetere la canzone o l’improvvisazione per, magari, modificarla o semplicemente migliorarla.

con GIANNA TARTAGLIA